GE210 -
Geometria 2
Dipartimento
di Matematica e Fisica
Università degli studi Roma Tre
Corso di
Laurea Triennale in Matematica
Ricevimento
studenti
Orario
delle lezioni:
Lunedì
16:00-18:00 Aula G (esercitazione)
Martedì
9:00-11:00 Aula G
Mercoledì 16:00-18:00
Aula G (tutorato)
Giovdì
9:00-11:00 Aula G
Diario
delle lezioni (prof. S.
Verra):
LEZIONE
1
Argomenti:
Definizione
di forma bilineare.
Esempi. Forme
bilineari simmetriche,
antisimmetriche,
prodotti scalari di
vettori geometrici.
Matrice associata
rispetto a una base e
sua proprietà
fondamentale.
Condizione necessaria
per la
diagonalizzabilità di
una forma bilineare.
Teorema di esistenza
di basi
diagonalizzanti.
LEZIONE
2
Argomenti: Vettori
ortogonali. Spazio
ortogonale a un
sottoinsieme.
Equazioni di un
sottospaio
ortogonale.
Vettori isotropi.
Descrizione del
cono isotropo in
dimensione \(2\)
per uno spazio
vettoriale reale.
Il cono isotropo è
un cono quadrico.
Esistenza in
caratteristica
diversa da \(2\)
di vettori non
isotropi se la
forma è non nulla.
Decomposizione di
uno spazio
vettoriale nella
somma diretta
della retta
vettoriale
generata da un
vettore non
isotropo
\(\mathbb{v}\) con
il sottospazio a
questa ortogonale.
Dimostrazione del
teorema di
esistenza di basi
diagonalizzanti.
LEZIONE 3
Argomenti:
Dato \(W\)
sottospazio di
\(V\) formato da
vettori non nulli
non isotropi,
allora \(V = W
\oplus W^{\bot}
\). Rango di una
forma bilineare.
Esempi di
diagonalizzazione
per induzione di
forme bilineari
simmetriche di
rango massimo e
non. Sia data una
forma bilineare
\(F\) e siano
\(\mathbb{a}\) e
\(\mathbb{b}\)
basi di \(V\).
Siano \(A\) e
\(B\) le matrici
di \(F\) relative
ad \(\mathbb{a}\)
e \(\mathbb{b}\)
rispetttivamente.
Allora \(A =
P^TBP\), dove
\(P\) è la matrce
del cambiamento di
base da
\(\mathbb{a}\) a
\(\mathbb{b}\).
LEZIONE 4
Argomenti: Forma
quadratica
associata ad una
forma bilineare
simmetrica.
Corrispondenza
biunivoca tra
forme bilineari
simmetriche e
forme quadratiche.
Fissata una base,
la forma
quadratica si
rappresenta con un
polinomio omgeneo
di secondo grado.
Se \(k\) è un
campo
algebricamente
chiuso, allora una
forma si può
scrivere come
somma di quadrati
delle incognite
rispetto a una
opportuna base
diagonalizzante.
Nel caso reale ci
si riduce ad una
espressione della
forma: \(x_1^2 +
\dots + x_p^2
-x_{p+1}^2 -\dots-
x_r^2\).
LEZIONE 5
Argomenti: Riduzione a forma canonica di
una forma bilineare simmetrica su un campo algebricamente
chiuso. Riduzione a forma canonica di una forma bilineare
simmetrica su \(\mathbb{R}\): legge di inerzia di Sylvester.
Prodotti scalari. Prodotto scalare standard. Diseguaglianza
di Cauchy-Schwarz.
LEZIONE 6
Argomenti: Norma indotta da un prodotto scalare. Basi
ortogonali. Basi ortonormali. Disuguaglianza triangolare.
Teorema di Gram-Schmidt.
LEZIONE 7
Argomenti: Dimostrazione del teorema di Gram-Schmidt.
Una forma bilineare simmetrica è un prodotto scalare se e
solo se la serie dei minori principali di una qualsiasi
matrice associata alla forma è costituita da numeri
strettamente positivi (dimostrazione).
Basi ortogonali e ortonormali. La matrice di passagggio da
una base ortonormale ad un'altra ortonormale è ortogonale.
Viceversa: trasformando una base ortonormale con una matrice
ortogonale si ottiene una nuova base ortonormale.
LEZIONE 8
Argomenti: Vettori a due a due ortogonali rispetto ad
un prodotto scalare sono linearmente indipendenti. Matrici
ortogonali reali quadrate di ordine due: interpretazione
geometrica. Matrici di rotazione di centro l' origine nel
piano euclideo reale.
LEZIONE 9
Argomenti: Caratterizzazione degli operatori unitari.
Proprietà degli operatori unitari: autovalori, la matrice
assciata rispetto ad una base ortonormale è ortogonale. Gli
operatori unitari di ordine \(2\) inducono rotazioni o
riflessioni nel piano euclideo.
LEZIONE 10
Argomenti: Isometrie. Caratterizzazione: le isometrie
sono tutte e sole le affinità associate ad un operatore
unitario. Simmetrie.
LEZIONE 11
Argomenti: Operatori aggiunti. Operatori simmetrici.
Teorema spettrale. Ogni matrice reale simmetrica è
diagonalizzabile ed ammette una base ortonormale di
autovettori.
LEZIONE 12
Argomenti: Definizione di spazio proiettivo
\(\mathbb{P}(V)\) come insieme delle rette vettoriali di uno
spazio vettoriale \(V\). Definizione di Grassmaniana
\(G(r,V)\). Lo spazio proiettivo \(\mathbb{P}(V)\) è in
corrispondenza biunivoca con l' insieme quoziente
\(V\setminus \{0\} / \sim\), dove \(\sim\) è la relazione di
equivalenza di proporzionalità. Lo spazio proiettivo
numerico standard \(\mathbb{P}^n(k)\). Cenni sul piano
proiettivo reale. Coordinate proiettive di un punto.
Equazioni in coordinate proiettive e polinomi omogenei.
Primi esempi di luoghi geometrici definiti da equazioni
polinomiali omogenee.
LEZIONE 13
Argomenti: Proiettività. Curve piane e coniche nel
piano proiettivo. Classificazione delle coniche nel piano
proiettivo (cenni).
LEZIONE 14
Argomenti: Ancora sulle proiettività. Trasformazione
di una conica sotto l'azione di una proiettività. Coniche
proiettivamente equivalenti. Forme canoniche delle coniche
nel piano proiettivo reale: classificazione (a meno di un
cambiamento del segno del polinomio associato) per rango e
segnatura. Caso di un'iperbole e di un'ellisse
proiettivamente equivalenti.
LEZIONE 15
Argomenti: Classificazione delle coniche affini.
LEZIONE 16
Argomenti: Classificazione delle coniche euclidee.
Diario
delle esercitazioni:
LEZIONE
1
Argomenti:
Richiami sugli
spazi affini. Isomorfismi affini tra spazi affini. Affinità
di uno spazio affine. Relazione di equivalenza indotta
dall'isomorfismo affine. Ogni spazio affine di dimensione
\(n\) su un campo \(K\) è isomorfo a \(\mathbb{A}^n(K)\).
Due spazi affini su \(K\) della stessa dimensione sono
isomorfi. Esistenza ed unicità dell'affinità definita a
partire da un automorfismo di \(V\) e dall'immagine di un
qualsiasi punto di \(\mathbb{A}(V)\). Le affinità di
\(\mathbb{A}^n(K)\) hanno equazioni del tipo
\(f(\mathbf{x})=A\mathbf{x}+\mathbf{b}\) dove \(A\in
GL_n(K)\) e \(\mathbf{b}\in K^n\). Le affinità trasformano
sottospazi affini in sottospazi affini. La dimensione di un
sottospazio è un invariante affine. Le affinità trasformano
sottospazi affini paralleli in sottospazi affini
paralleli. Esiste ed è unica l'affinità che manda una
\((n+1)\)-pla di punti indipendenti in una \((n+1)\)-pla di
punti indipendenti. I triangoli sono affinemente
equivalenti. I parallelogrammi sono affinemente equivalenti.
ESERCIZI
LEZIONE 2
Argomenti: Forme bilineari. Forme bilineari
simmetriche, antisimmetriche, alterne. In caratteristica
diversa da due le forme alterne sono tutte e sole le
antisimmetriche. Due matrici sono associate alla stessa
forma bilineare se e solo se sono congruenti. Il rango, la
simmetria e l'antisimmetria di una forma bilineare sono
invarianti per congruenza. Diagonalizzazione di forme
bilineari simmetriche con l'algoritmo di Lagrange. Forme
bilineari degeneri. Ortogonalità. Complemento ortogonale di
un sottospazio. Vettori isotropi. Cono isotropo.
LEZIONE 3
Argomenti: Teorema di Sylvester (legge di inerzia).
Diagonalizzazione di matrici simmetriche rispetto a basi di
autovettori e rispetto a basi ortogonali. Radicale di uno
spazio vettoriale e cono isotropo: relazioni tra essi.
Prodotti scalari su spazi vettoriali reali.
Caratterizzazione dei prodotti scalari: una forma \(b\)
bilineare simmetrica reale è definita positiva se e solo i
minori della serie principale di una qualsiasi matrice
associata a \(b\) sono tutti strettamente positivi. Norme:
definizione e proprietà. Diseguaglianza triangolare.
LEZIONE 4
Argomenti: Diagonalizzazione di forme quadratiche con
il metodo del completamento del quadrato. Teorema di
Pitagora. Teorema di Carnot. Procedimento ortogonalizzante
di Gram-Schmidt. Basi ortonormali. Costruzione di matrici
simmetriche ortogonali.
LEZIONE 5
Argomenti: Operatori ortogonali. Classificazione
degli operatori ortogonali di \(\mathbb{R}^2\): rotazioni e
simmetrie del piano. Determinazione dell'asse di simmetria
dei ribaltamenti di \(\mathbb{R}^2\). Il gruppo delle
isometrie del piano. Stabilizzatori e orbite sotto l'azione
di gruppi di isometrie. I gruppi diedrali. Riflessione
associata ad un vettore. Simmetria assiale (riflessione
ortogonale) rispetto ad una retta data. La composizione di
due ribaltamenti genera una rotazione.
ESERCIZI
IN PREPARAZIONE ALL'ESONERO
Soluzioni
LEZIONE 6
Argomenti: Correzione della prima prova di esonero.
Prodotto vettoriale in uno spazio euclideo di dimensione 3.
Proprietà del prodotto vettoriale. Interpretazione ed
utilità geometrica del prodotto vettoriale. Area del
parallelogramma costruito su due vettori. Area del triangolo
individuato da tre punti. Interpretazione geometrica
dei coefficienti di Fourier. Angolo tra vettori in uno
spazio vettoriale euclideo. Versori normali ad una retta del
piano. Angolo convesso tra rette nel piano cartesiano
(indeterminazione dovuta al segno dei versori). Base del
piano definita a partire da una retta. Distanza tra un punto
e una retta nel piano.
LEZIONE 7
Argomenti: Vettori e versori ortogonali ad un
piano nello spazio euclideo tridimensionale. Significato
geometrico dei parametri di giacitura di un piano nello
spazio. Rette ortogonali ad un piano. Distanza di un punto
da un piano. Distanze e spazi metrici (cenni).
Perpendicolare comune e minima distanza di due rette
sghembe. Simmetria assiale rispetto ad una retta nel piano.
Uso delle isometrie piane nelle arti figurative e nei lavori
contrappuntistici di J.S. Bach. Operatori simmetrici e
teorema spettrale.
LEZIONE 8
Argomenti: Introduzione storica alla geometria
proiettiva. Gemetria dello spazio visto da un occhio
solo. Spazi proiettivi. Dimensione di uno spazio
proiettivo. Riferimento proiettivo e sistemi di coordinate
omogenee. Iperpiani di uno spazio proiettivo. Rette nel
piano proiettivo. Piani in uno spazio proiettivo
tridimensionale. Rette fondamentali del piano proiettivo.
Sottospazi proiettivi. Retta proiettiva passante per due
punti distinti. Piano proiettivo passante per tre punti non
allineati. Due rette nel piano proiettivo non hanno mai
intersezione vuota. Due piani o una retta ed un piano nello
spazio proiettivo tridimensionale hanno intersezione mai
vuota. Rette sghembe nello spazio proiettivo. Date due rette
sghembe ed un punto fuori di esse, esiste una retta passante
per il punto ed incidente le due rette date. Costruzione di
Desargues della retta proiettiva. Punto improprio
all'infinito. Rette parallele nel piano affine hanno il
punto improrpio (la loro direzione) in comune.
LEZIONE 9
Argomenti: Spazi proiettivi come
estensioni di spazi affini. Omogenizzazione di coordinate
affini e deomogenizzazione di coordinate proiettive. Punti
impropri e punti propri dello spazio proiettivo. Modello del
piano proiettivo reale: sfera bidimensionale con
identificazione antipodale. Interpretazione geometrica sul
modello dato delle proprietà del piano proiettivo reale.
Chiusura proiettiva di enti affini. Scheletro affine di enti
proiettivi.
LEZIONE 10
Argomenti: Riferimenti proiettivi. Proiettività.
Punti linearmente indipendenti. Punti in posizione generale.
Teorema fondamentale delle proiettività. Punti fissi. Curve
algebriche proiettive. Classificazione delle coniche
proiettive reali. Le coniche affini non singolari
corrispondono alla stessa conica proiettiva generale reale.
ESERCIZI
LEZIONE 11
Argomenti: Classificazione delle coniche proiettive
reali e complesse. Riduzione a forma canonica di coniche
proiettive. Regola dei segni di Harriot-Descartes. Teorema
di invarianza. Teorema di riduzione. Teorema di
classificazione delle coniche euclidee. Grafici di coniche
euclidee. Coniche a centro e coniche senza centro. Le
coniche a centro sono necessariamente di tipo ellittico o
iperbolico ed hanno due assi di simmetria. Le coniche senza
centro sono di tipo parabolico con un solo asse di
simmetria. Se una conica \(\mathscr C\) è a centro, allora
il suo centro ha coordinate \(C=\left(\frac{\mathscr
A_{01}}{\textrm{det}Q},\,\frac{\mathscr
A_{02}}{\textrm{det}Q}\right)\) e i suoi assi di simmetria
sono orientati come gli autospazi della matrice \(Q\). Se
una conica non ha centro, allora il suo asse di simmetria è
parallelo all'autospazio \(E(0)\), inoltre, se la conica è
una parabola non degenere, allora il vertice della parabola
è dato dall'intersezione tra la conica e la retta parallela
all'autospazio associato all'autovalore non nullo di \(Q\)
tangente a \(\mathscr C\).
Note sulle coniche euclidee a cura
del prof. A. Savo
ESERCIZI
Diario del tutorato:
Foglio 1
Foglio 2
Foglio
3 Foglio 4
Foglio 5
Foglio 6
Foglio 7
Foglio 8
Foglio 9
Foglio 10
Prove d'esame:
Primo
esonero
Secondo
esonero
Appello
A
Appello
B
Appello
C
Appello
X
Libri di testo consigliati:
Geometria I,
Sernesi, Bollati Boringhieri